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Dalla modellazione 3D al rendering passando per RHINO

  • marketinguno2021
  • 3 feb 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Modellazione 3D e rendering 3D sono due fasi distinte di un unico processo di elaborazione grafica. Per creare un rendering 3D devi, infatti, prima aver già elaborato e modellato in 3D. Il computer non può creare un’immagine fotorealistica di uno spazio se non ha accesso alle dimensioni, alla forma e alle trame di tutti gli elementi all’interno di quello spazio.


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Il primo passo di qualunque processo di elaborazione grafica digitale è quello di costruire i tuoi modelli 3D. Come abbiamo già accennato, un designer utilizza in genere un software in grado di posizionare matematicamente i vertici, i bordi e le facce per ogni elemento del modello 3D. Non puoi iniziare una modellazione 3D e rendering senza.

Cosa significa renderizzare? Con il termine "renderizzare" o "rendering" si definisce il processo che permette di ottenere, a partire da un modello tridimensionale elaborato al computer, un’immagine artificiale molto realistica difficile da differenziare con la realtà.

Il rendering è nato per la prima volta nel 1960, quando William Fetter ha creato una rappresentazione di un pilota per simulare lo spazio necessario in una cabina di pilotaggio. Poi, nel 1963, Ivan Sutherland creò Sketchpad, il primo programma di modellazione 3D.

La creazione di oggetti e modelli digitali viene utilizzata principalmente nel campo del design, dell’animazione, dell’architettura e della costruzione, ovvero ogni volta che sono necessarie immagini dettagliate e il più realistiche possibile per illustrare un’idea. Questa tecnica, grazie alla facilità e immediatezza di visualizzazione, ha permesso di avvicinare sempre di più l’utente al progetto e di farlo partecipare maggiormente alla fase progettuale, fino a qualche anno fa era limitata ai progetti più complessi ed importanti, perché i costi erano molto elevati, si sta rapidamente diffondendo anche ad altri tipi di progetto. Da quanto detto si può dedurre che il successo di un render deriva dalla cura dei dettagli, dalle potenzialità del software scelto; il grado di conoscenza che il professionista ha del software.

Rhinoceros è ad oggi, uno dei pochi software che permette di gestire l’intero flusso di lavoro di uno studio: dal disegno 2D alla modellazione 3D, fino al rendering fotorealistico, presenta un’interfaccia molto simile a quella di Autocad. Questo è un grosso vantaggio per tutti gli utenti che già utilizzano Autocad, anche solo in 2D. Può essere utilizzato indifferentemente su sistema operativo Windows e su Mac, le due versioni del programma sono molto simili nell’interfaccia e utilizzano naturalmente gli stessi comandi. Il modello 3D salvato su Windows può essere aperto in Mac e viceversa. Tutti i comandi e le istruzioni del software sono in italiano. Rhinoceros si installa in pochi minuti e non richiede PC e hardware particolarmente potenti e costosi. Per l’installazione del programma non sono richieste competenze tecniche di alcun genere,

è possibile utilizzando i blocchi e le istanze, ridurre notevolmente il peso del file e anche l’utilizzo delle risorse hardware che servono per gestire il modello, salva gli oggetti in un suo formato nativo chiamato 3dm. In ogni momento è possibile salvare o esportare il progetto in tutti i principali formati 3D utilizzati a livello professionale.


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Grazie al rendering anche il cliente più avverso alla tecnologia potrà vedere e capire le diverse fasi del progetto, sentendosi immerso in una sorta di realtà virtuale in cui i volumi, gli arredi, gli spazi funzionali e gli accessori vengono definiti e visualizzati quando ancora non esistono. Il cliente è in grado di intervenire, proporre modifiche e partecipare attivamente al processo di progettazione: se ha dei dubbi o vuole effettuare modifiche lo dirà subito e sarà sicuramente più soddisfatto e sicuro delle decisioni prese.


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