IoT e Smart Objects
- marketinguno2021
- 24 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Alla base dell’Internet of Things (IoT o Internet delle cose, in Italiano) ci sono gli oggetti intelligenti (smart objects). Non stiamo parlando soltanto di computer, smartphone e tablet, ma soprattutto degli oggetti che ci circondano. L’Internet of Things, infatti, nasce con l’idea di portare nel mondo digitale, tramite connessione a Internet, gli oggetti della nostra esperienza quotidiana. Così facendo, permette agli smart objects di comunicare automaticamente dati sul proprio status, sull’operato, ed accedere ad informazioni utili per il proprio funzionamento. Inoltre, avendo un potenziale applicativo sconfinato, è in grado di incidere sulla competitività ed efficienza delle imprese, e sulla qualità della vita. Sono passati oltre 50 anni dalla nascita di Internet e più di 20 da quando è stata coniata l’espressione Internet of Things. In questi anni le tecnologie IoT si sono moltiplicate e sviluppate, così come si sono profondamente evoluti gli ambiti applicativi. Tutte queste applicazioni sono rese possibili dall’interconnessione degli oggetti intelligenti, come se fossero "pianeti" appartenenti alla stessa galassia.
Perché l’IoT è così importante:
Non ci sarebbe Industria 4.0 senza l’IoT in azienda. I sensori, così come i computer e la stessa Intelligenza Artificiale, arrivano da molto lontano. L’elemento caratterizzante dell’Industria 4.0 è invece proprio l’interconnessione e la circolazione dei dati tra macchine ed umani.
L’IoT connette mondi. Le piattaforme IoT mettono in relazione la progettazione con il sito di produzione, e poi la catena di montaggio con gli smart products e questi con le smart cities. Uno scambio continuo tra diversi ambienti.
L’IoT è la piattaforma che genera i dati da comunicare alle macchine e allo stesso tempo ne distribuisce gli output.
L’IoT è un ambito davvero vasto, perché include infrastrutture, prodotti, applicazioni e quindi raccoglie un set pressoché illimitato di operatori, ecosistemi e modelli di business.

IoT in azienda L’Internet of Things in azienda è a capo della trasformazione digitale, è il cuore dell’Industria 4.0, infatti, trasforma la catena di montaggio e il Marketing e genera i dati per l’Intelligenza Artificiale. Il suo impiego nelle aziende è vasto, in alcuni casi è solo una riproposizione delle tecnologie consumer su scala più vasta, in altri casi sono applicazioni specifiche. Alcuni esempi tra i più evidenti sono:
Utilizzo di sensori sulle macchine e nelle linee di produzione per ottimizzare i processi industriali, ridurre costi e sprechi, abilitare la manutenzione predittiva e migliorare la qualità;
Utilizzo dei dati di posizione geografica delle flotte di veicoli nei trasporti di merci e persone, anche per la creazione di nuovi servizi di mobilità (car/bike sharing);
Ottimizzazione dei costi di gestione e manutenzione di grandi edifici, quartieri o intere città (smart cities).
Tracciamento delle presenze negli spazi commerciali, per attività di marketing personalizzato e territoriale;
In ambito ospedaliero, per il monitoraggio dei parametri dei ricoverati;
Tariffazione in base all’utilizzo di alcuni servizi. Per esempio, la creazione di polizze assicurative personalizzate in base al profilo di utilizzo dei veicoli o delle abitudini di guida;
Rilevamento a distanza dei consumi, ottenere informazioni dettagliate che permettano una pianificazione più efficiente delle risorse;
Poter gestire da remoto un prodotto/macchinario, e aggiungere un livello di servizio ulteriore post-vendita;
Tracciamento e inventario dell’intera catena del prodotto, dall’approvvigionamento delle materie prime ai magazzini dei prodotti finiti, fino alla giacenza nel punto vendita.

Cyber Security Nonostante tutti i benefici portati dall’IoT, solo pochi Leader si sentono pronti a effettuare le scelte di business e tecnologia IoT in azienda. Perchè?
Uno dei problemi principali per la diffusione dell’IoT è l’assenza di uno standard univoco per la comunicazione tra sensori ed elaborazione centrale. A volte, nella stessa rete, coesistono diversi protocolli, standard e tecnologie.
Esempi di tecnologie:
AMQP (Advanced Message Queuing Protocol)
Bluetooth
Dati cellulari
CoAP (Constrained Application Protocol)
DDS (Data Distribution Service)
Un altro problema è rappresentato dalla parte periferica di un’infrastruttura IoT, che presenta grandi sfide per la sicurezza delle informazioni e delle infrastrutture. L’elevato numero di dispositivi e la loro distribuzione creano un’enorme superficie di attacco che è difficile monitorare.
Inoltre alcuni sensori e protocolli di comunicazione sono nati per essere utilizzati su reti private chiuse, e non affrontano la sicurezza informatica in modo soddisfacente, o la ignorano del tutto.
Molti dispositivi sono in pratica dei piccoli computer, con distribuzioni Linux ridotte, i cui produttori sono difficilmente raggiungibili e poco attivi nel rilascio di aggiornamenti di sicurezza.
Non vedendoli come computer veri e propri, i consumatori (ma anche operatori di business), non prestano la stessa attenzione alla sicurezza che riservano solitamente ai computer.
Non è un caso che alcuni tra gli attacchi informatici più devastanti degli ultimi anni abbiano usato proprio botnet costruite con malware che hanno attaccato centinaia di migliaia di smart objects come router, videocamere e stampanti per generare enormi quantità di traffico internet da usare per attacchi DDoS.

Articolo di Enrico Axel Kettlitz








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