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Sandbox e la Voxel Art

  • marketinguno2021
  • 10 feb 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Il metaverso e l'arte "a cubetti"


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Se non hai mai sentito parlare di metaverso lascia che ti illumini.

Metaverso è un termine che incontriamo per la prima volta nel libro di Neal Stephenson "Snow crash" e non è altro che una realtà virtuale in cui possiamo creare e interagire utilizzando un avatar in animato in 3 dimensioni.


Da quel 1992, data di pubblicazione del libro sopracitato, ne abbiamo fatta di strada, ormai tutti noi abbiamo una connessione internet in casa, uno smartphone in tasca e sono nate piattaforme social di condivisione che ci permettono di interagire in tempo reale da tutte le parti del mondo.


Facebook, come avrai sentito, ha cambiato recentemente il proprio nome in Meta, a sottolineare la sua intenzione di virare la sua offerta di Social networking verso una realtà sempre più virtuale e immersiva.


Meta però non è l'unico progetto di questo genere oggi in sviluppo, troviamo infatti piattaforme già consolidate e piuttosto frequentate come Sandbox, per fare un esempio.

Se hai mai giocato a The Sims puoi ben immaginare come funzioni l'interazione grafica con il metaverso in questo momento. Ti registri, crei un avatar, lo fai girare nel mondo virtuale e con lui puoi giocare e entrare in contatto con oggetti e altri avatar.


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La creazione di avatar ed oggetti può sembrare roba da nerd e impallinati di computer grafica possiamo dire che sia alla portata di tutti.

Con un semplice tool, VoxEdit, chiunque può infatti creare oggetti e avatar 3D da utilizzare o anche vendere nel metaverso di Sandbox.


Per parlare di oggetti, animati e non, sul metaverso di Sandbox bisogna prima avere chiaro che quando parliamo di 3D non parliamo di nient'altro che di un insieme di "pixel" chiamati Voxel, il mattoncino cubico più piccolo che costituisce il mondo virtuale.


Una volta scaricato il programma, smanettato un po' con i comandi e salvato il nostro operato però che si fa?

La nostra opera per poter essere utilizzata da qualcuno andrà caricata nel marketplace di Sandbox, in questo modo potrà essere scambiata per una certa quantità di denaro virtuale.

Non vi parlerò di Wallet digitali, però sappiate che l'opera creata e scambiata per denaro virtuale prende il nome di NFT (Non fungible token), letteralmente un gettone non tangibile e che grazie alla crittografia è legato ad un conto personale.


Continuate a scambiare NFT e denaro digitale e avrete ottenuto un'economia cosiddetta decentralizzata, ovvero fuori dagli schemi e dalle regolamentazioni dettate da Stati sovrani e Banche.


Ora che sapete tutto e niente del mondo dell'arte digitale e dei metaversi vi invito a provare a creare un piccolo oggetto o una piccola opera, è un'operazione semplice ma che vi farà entrare in contatto con una realtà che si sta rapidamente facendo largo nell'internet delle cose.



Scritto da

Matteo Mercurio






 
 
 

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