TWIN TRANSITION NEL SETTORE DEL LEGNO ARREDO: OBIETTIVI E STRUMENTI
- marketinguno2021
- 15 feb 2023
- Tempo di lettura: 4 min

Il settore del legno-arredo sta affrontando a livello europeo una fase di Twin transition “Green and Digital” imposta da un lato dall’emergenza ambientale e climatica in corso, dall’altra favorita dallo sviluppo di tecnologie, strumenti e metodologie accessibili ed applicabili anche dalle piccole e medie imprese, che caratterizzano il settore.
L’impatto di tale transizione sul settore assomiglia più ad una nuova rivoluzione, che ad una normale evoluzione: l’impatto sul design e la realizzazione dei prodotti, sui processi aziendali, sull’organizzazione del lavoro e sulle relazioni con il mercato trasformeranno radicalmente il settore, con una velocità e radicalità mai sperimentate in precedenza.
Ma cos’è la Twin Transition?
La Twin Transition, al centro degli obiettivi dell'European Green Deal, comporta la modernizzazione, in ambito industriale, dei processi produttivi, attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni per aiutare la società, nel suo insieme, a diventare più sostenibile, adottando un modello di sviluppo circolare, per minimizzare gli sprechi e l'inquinamento, utilizzando meglio i rifiuti prodotti e garantendo standard ambientali.
Ma nel settore del legno arredo?
Possiamo pensare alla crisi legata alla pandemia di Covid-19 come ad un trampolino di lancio per questa nuova rivoluzione, per via dei diversi scenari che si sono andati a palesare:
Una nuova attenzione e sensibilità verso la casa, costretti a viverci a lungo, sono disponibili ad investire per migliorarla, con soluzioni tecnologiche adeguate anche al lavoro da remoto, arredi modulari per trasformare l’ambiente domestico in postazioni flessibili anche per il lavoro o lo studio, spazi aperti attrezzati con mobili multifunzionali;
Remotizzazione delle attività non produttive, con conseguente sviluppo di tutte le tecnologie che consentono il lavoro collaborativo in remoto;
Gestione in remoto dei clienti
Remotizzazione dei processi produttivi, non solo monitorare la produzione da remoto, ma anche collaudo e gestione degli impianti o addirittura “noleggio” di macchine e attrezzature in modo da esternalizzare la produzione e modularla in base alle necessità.

Ma quali sono, in concreto, gli obiettivi a cui rispondere?
Il progetto Sawyer, partito nel 2019 e concluso nel 2021, ha intervistato 51 esperti di 15 paesi europei in merito alle prospettive future del settore legno arredo ed ha stilato quelli che dovrebbero essere gli obiettivi futuri per una transizione “digital e green”:
Rispondere alla crescita della richiesta di prodotti progettati secondo i principi dell’eco-design (basso impatto ambientale, tracciabilità della provenienza delle materie prime, processi di produzione sostenibile).
Sviluppo di metodologie per il recupero e il reimpiego dei materiali post consumo.
Rispondere alle esigenze di un mercato sempre più alla ricerca di informazioni circa la sostenibilità dei prodotti e prodotti dotati di certificazioni ambientali
Sviluppo di politiche e normative per ridurre la produzione di rifiuti e la gestione del fine-vita dei prodotti.
Sviluppo di schemi pubblici e privati di Green Public Procurement (l’acquisto da parte degli Enti Pubblici di quei prodotti e servizi che hanno un minore, ovvero un ridotto, effetto sulla salute umana e sull'ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo)
Uso a cascata del legno (utilizzo del legno in più fasi, come materia prima o materiale da costruzione. Il legno sarà destinato alla produzione di energia solo quando si rivelerà inadatto a qualsiasi tipo di utilizzo. In questo modo la riserva di carbonio offerta dal bosco e preservata dai prodotti in legno rimane disponibile il più a lungo possibile, con anche vantaggi dal punto di vista economico, perché in ogni fase di lavorazione aumenta il valore del materiale)
Sviluppo della “Responsabilità estesa del produttore”, in cui il produttore ha la responsabilità finanziaria e organizzativa della gestione della fase finale del ciclo di vita di un prodotto, ossia quando diventa un rifiuto, incluse le operazioni di raccolta differenziata, di cernita e di trattamento
Sviluppo del regolamento REACH, adottato dalla Comunità Europea per migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente dai rischi che possono derivare dalle sostanze chimiche.
E gli strumenti richiesti?

Digitalizzazione, software dedicati, piattaforme cloud, sensori e molto altro. Questi sono solo alcuni degli strumenti necessari per trasformare un’impresa in una vera e propria Smart Factory, ossia una fabbrica intelligente. Avere degli strumenti che coadiuvano l’ottimizzazione tra prodotti, processi e persone è il passo decisivo messo in atto nello smart manifacturing, dove l’ingresso di nuove tecnologie nell’ecosistema produttivo permette di migliorare l’efficienza e la flessibilità. I dati, dopo esser stati raccolti ed elaborati dai sensori posti sulle macchine, vengono utilizzati per migliorare i processi esistenti garantendo una maggiore efficienza, resa e sicurezza.
Accanto a tutto ciò abbiamo però la necessità di sviluppare lo strumento principale, Il Woodworker 4.0, il quale dovrà adattarsi e apprendere quelle competenze (green e digital) che gli consentiranno di per poter usufruire al meglio delle nuove tecnologie.
Stando agli ultimi dati del recente bollettino Excelsior-Unioncamere, proprio le competenze green e digital sono la base del lavoro e, quindi, delle professioni del futuro.
Secondo i rilievi del report, infatti, dal 2022 al 2026, per rafforzare l’economia digitale, saranno richiesti tra 1,4 e 1,6 milioni di lavoratori con un alto livello di competenze sia in ambito digitale che green. Mentre serviranno tra i 2,4 e 2,7 milioni di lavoratori (pari a oltre il 60% del fabbisogno del quinquennio) con un livello almeno intermedio.
Quali sono queste competenze?
Digital Skills:
Utilizzo di data system (digital skills);
Lavorare con macchine automatizzate (macchine a controllo numerico e apparecchiature informatiche);
Utilizzo della programmazione (CNC);
Conoscere modelli di simulazione digitale, lavorare in un ambiente con controllo di processo digitale avanzato, cobot e robot;
Utilizzo del sistema ICT aziendale e dei software standard relativi al proprio ambito lavorativo;
Comprensione del work-flow e della sequenza delle operazioni
Green Skills:
Agire responsabilmente, anche nel rispetto delle norme di sicurezza, tutela della salute e dell'ambiente;
Contribuire alle attività di manutenzione e gestione dei rifiuti;
Utilizzare l'energia in modo efficiente
L’innovazione digitale e la rivoluzione green sono le grandi sfide della contemporaneità e lo strumento migliore per metterle in atto siamo noi.
Articolo di Tedeschi Stefano








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